La laguna di Venezia è diventata nel 1987 patrimonio mondiale dell’umanità. L’Unesco ha inteso salvaguardare uno dei posti più belli del mondo. Ciò che la rende speciale rispetto a tante altre lagune è non solo il suo aspetto, in parte surreale e misterioso, ma anche la presenza di una serie di isole dotate di altrettanto fascino e bellezza.
L’isola di Burano è considerata la più pittoresca della laguna per via di quei colori accesi delle case (azzurro, rosso, giallo e viola), la produzione artigianale del merletto buranello e quella sensazione di scoprire un luogo dove non esiste l’orologio del tempo. Attira migliaia di turisti ogni anno. Si trova a 11 Km a nord-est di Murano e Venezia ed è composta da quattro isolotti collegati fra loro da un lungo ponte. Ci arriva la linea 12 dell’ATCV. Scesi dal vaporetto, Burano si percorre a piedi facilmente. La piazza principale, anche l’unica dell’isola, è Piazza Baldassarre Galuppi, compositore buranello del XVIII sec. Qui incontriamo diversi negozi di merletti, panifici e pasticcerie. Buoni e molto conosciuti sono i biscotti buranei. In piazza s’affaccia la Chiesa di S. Martino, santo protettore di Burano. La chiesa risale al ‘500 ed ospita la Crocifissione del Tiepolo. Curiosità: ogni mercoledì si svolge il mercato dell’isola.
L’isola di Murano è famosa per l’arte del vetro. Qui furono trasferite dal 1291, in virtù di un decreto, tutte le fabbriche dedicate alla produzione artigianale del vetro per evitare che eventuali scoppi d’incendi creassero problemi in città. Oggi l’isola è un via vai continuo di turisti interessati a comprare souvenir e oggetti di vetro soffiato dalle miriadi di botteghe artigianali. I più fortunati potranno anche assistere a manifestazioni dal vivo, fatte da maestri vetrai, su come si soffia il vetro e nasce appunto il famoso vetro di Murano. L’isola è raggiungibile via mare col vaporetto. Si scende alla fermata Murano Colonna e da qui inizia l’itinerario a piedi. Murano è una tipica isola aristocratica, lo si capisce dalla facciata di alcuni palazzi che mostrano la ricchezza patrizia dei proprietari. Da vedere la Chiesa di S.Pietro Martire, sorta nel XV-XVI secolo, che ospita tele di Paolo Veronese, Domenico e Jacopo Tintoretto e Giovanni Bellini. La chiesa è aperta da lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 17.30 e nei giorni festivi, incluso il sabato, dalle 12.00 alle 17.30. Il museo parrocchiale è visitabile tutti i giorni, escluso i festivi, dalle 10.00 alle 16.00.
Per gli amanti del vetro soffiato una tappa al Museo di Arte Vetraria è d’obbligo. È ospitato nel Palazzo Giustinian e conserva vetri veneziani, vere e proprie opere d’arte, che partono dal II sec. a.C. fino ai giorni nostri. È aperto dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10.00 alle 18.00 e dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00. Il costo del biglietto è di 10€ intero e 7.50€ ridotto.
Poco distante troviamo un classico esempio di costruzione veneto-bizantina, è il duomo di Murano, dedicato ai SS. Maria e Donato, dove ammirare lo splendido mosaico absidale con fondo in oro. La Basilica è visitabile dalle 09.00 alle 18.00 nei giorni feriali, compreso il sabato. E dalle 12.30 alle 18.00 nei giorni festivi.
L’isola di Torcello è meno frequentata e più silenziosa. Di solito è l’ultima tappa dopo aver visto le isole principali di Burano e Murano. Ciò che stupisce, una volta toccato quel luogo, è la tranquillità di un territorio che sembra non colpito dal turismo di massa e più selvaggio rispetto al resto delle isole lagunari. Torcello fu abitata dalle popolazioni di Altino per sfuggire dalle invasioni dei barbari. Conobbe dal V al IX secolo una fiorente crescita, ma a causa dei disagi provocati dalla malaria venne lentamente abbandonata. Da visitare la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, sorta nel 639 e ricostruita nell’anno 1000. È una delle più vecchie chiese lagunari. Retrostante troviamo la Cappella di S. Marco, la leggenda narra che questa piccola cappella abbia ospitato il corpo dell’evangelista al suo ritorno dalla Terra Santa. Al centro della piazzetta dell’isola trona la Sedia di Attila, una sorte di sedile in pietra forse utilizzato dai tribuni.
L’isola di San Michele affascina per atmosfera surreale e ispirazione noir. Accoglie il cimitero monumentale di Venezia. Sembra strano come possa sorgere un cimitero proprio sull’acqua e vedere tombe spuntare su un piccolo isolotto è per alcuni versi affascinante. Il luogo è sacro e profano allo stesso tempo. Qui sono seppelliti nomi celebri e non certo i cittadini veneziani, dato che le spese funerarie sono davvero molto alte. Fra questi illustri personaggi troviamo il compositore Igor Strawinsky ed il poeta Ezra Pound. Da vedere la Chiesa di San Michele, costruita da Mauro Codussi nel XV secolo ed il chiostro gotico dell’antico convento. L’isola è raggiungibile col vaporetto (linee 4.1 e 4.2).